Un tema delicato, sulla soglia tra architettura e paesaggio che viene sviluppato grazie a un volume trasparente in tessere di ceramica bianca e vetro riquadrate da una struttura sottile in bronzo, che riflette il gioco colorato dei bambini e, allo stesso tempo, il paesaggio e il cambio delle stagioni del bellissimo giardino secolare. La scuola si raggiunge da via Montelungo, scendendo una rampa-gioco che i bambini riconosceranno come identità della loro scuola essendo disegnata dagli animali di Enzo Mari incastonati nella materia.
Nonostante si sviluppi in un solo livello, la scuola esplode all’interno in altezza grazie a una sezione complessa che raccoglie la luce non solo dalle grandi vetrate della facciata, ma anche dalla copertura a shed, a memoria della vocazione industriale dell’area bergamasca, che permane come identità di questa terra e che contribuirà a costruire un tassello di continuità nella memoria dei bambini. Due corti interne scavano l’edificio come ‘stanze speciali a cielo aperto’ che permetteranno anche ai più piccoli di stare all’aperto il più possibile senza pericoli.
La flessibilità è l’elemento determinante del progetto. Nonostante sia stato dato un nome a tutti gli ambienti, la forma dello spazio permette di utilizzare gli spazi in molteplici modi differenti e inventare speciali metodi didattici permettendo alle insegnanti di esprimere al massimo la propria creatività a vantaggio dell’educazione dei piccoli: è cosí che gli spazi si possono trasformare facilmente in laboratori per l’arte, spazi per attività digitali, palestrine o spazi per attività teatrali. L’edificio raggiunge i più alti livelli di efficienza energetica rappresentando per la comunità di Alzano Lombardo il primo edificio pubblico classificato NZEB (Nearly Zero Energy Building).