Nell’esperienza della città occidentale il luogo pubblico non è uno spazio semplicemente aperto e inedificato, indifferente e senza attribuzioni, bensì uno spazio significante, articolato in ambiti e in relazione a usi spesso impercettibilmente rappresentati ma scritti dalle regole e dai riti della società che lo abita.
Così la realtà sociale legata allo scorrere degli eventi nel tempo viene registrata nella forma stessa della realtà fisica. La definizione architettonica dei luoghi pubblici è dunque portatrice di una memoria profondamente ancorata nella vita dell’uomo, ed è questa memoria che le forme architettoniche hanno il compito di rendere esplicita e intelligibile. All’identità dei luoghi pubblici della città concorrono diversi aspetti: gli edifici che circondano e a volte invadono lo spazio inedificato, la sua superficie d’uso, pavimentata o naturale, e gli oggetti, volumi costruiti o elementi vegetali che lo popolano permettendone l’articolazione in zone dotate di una propria autonomia. Ne deriva che ogni luogo si mostra come un complesso insieme di relazioni spaziali continuamente intrecciate alle relazioni sociali.
Interrogarsi sul ruolo dello spazio pubblico apre quindi la più generale questione del ruolo e del significato della dimensione pubblica nella società contemporanea, ma apre nello stesso momento alla questione della elaborazione tecnica e teorica della cultura architettonica relativa alle forme rappresentative dello spazio urbano.
La presente proposta di intervento intende riqualificare l’ambito individuato del centro storico di Romano di Lombardia mediante soluzioni leggere che valorizzino il contesto e la vivibilità dello stesso. Lo spazio viene progettato attraverso il disegno dei percorsi, delle nuove pavimentazioni e dell’arredo urbano. Particolare attenzione è stata posta all’aspetto materico dell’esistente. Un’analisi delle pavimentazioni di maggior pregio attualmente presenti nel centro storico di Romano di Lombardia ha evidenziato l’arenaria e il ciottolo di fiume tra i materiali predominanti e il trottatoio quale elemento di tessitura principale nelle vie già pavimentate del borgo.
Le vie del centro storico di Romano di Lombardia sono pavimentate perlopiù in ciottoli di fiume con trottatoi in lastre di ardesia o arenaria, o in cubetto di porfido come nel caso del ponte di accesso alla Rocca e della pavimentazione del ring della Cerchia e presentano marciapiedi in serizzo, ardesia o lastrine di porfido con cordoli in granito.
Il progetto si propone inoltre di effettuare le scelte architettoniche e di sviluppare i particolari costruttivi minimizzando l’impiego di risorse naturali non rinnovabili, utilizzando al meglio risorse e materiali naturali.