L’intervento nasce dalla necessità di incrementare le disponibilità comunali per l’accoglienza dei bambini della fascia di età 0-2 anni.
Lo sviluppo in un unico livello, accompagnato dalle soluzioni di layout e intervisibilità permette di ottenere una grande flessibilità nell’organizzazione degli spazi, cioè consente alle insegnanti di lavorare con bambini di uno stesso gruppo o in modo verticale con bambini di età diverse, essendo le aule dotate di sistemi di apertura che consentono la relazione degli spazi.
L’impianto distributivo della scuola si sviluppa attorno allo spazio comune centrale che assume funzione distributiva, spazio dedicato alle “attività di movimento” e sala polivalente. Questo spazio che percorre la scuola da nord verso sud costituisce fulcro funzionale e percettivo attorno al quale si distribuiscono i vari ambienti della scuola. Una corte parzialmente coperta dall’aggetto della copertura favorisce l’ingresso della luce naturale nello spazio centrale e costituisce possibile ampliamento degli ambienti nelle stagioni calde.
Le 4 aule inoltre si affacciano ad ovest, schermate da uno spazio porticato che permette il controllo dei raggi solari e l’apporto gratuito del calore nei mesi invernali. Il rapporto diretto con l’esterno permette inoltre di rendere consistente la relazione dei bambini con lo spazio del parco, elemento ritenuto fondamentale dalle più avanzate teorie sullo sviluppo evolutivo della prima infanzia. Ogni aula è dotata di servizi igienici indipendente.
A fianco alle 4 aule trova posto un dormitorio dimensionato come se fosse un’aula in modo da avere anche in questo caso la massima flessibilità per un eventuale cambio di destinazione d’uso futuro. Anche il dormitorio è dotato di servizi igienici indipendenti.
Particolare attenzione è stata dedicata agli spazi integrativi delle “attività ordinate” (le attività svolte autonomamente per ogni sezione in locali specifici) previsti all’interno delle superfici dello spazio polivalente: “attività speciali”, “attività libere” e di “movimento”, parte delle “attività pratiche”. Anche a questi spazi è stata garantita la massima flessibilità nell’organizzazione delle attività, privilegiando articolazioni suggerite attraverso la morfologia degli spazi, da precisare con la collocazione degli arredi, anziché la rigida suddivisione in singoli locali. Ciò ha orientato alla ricerca di un impianto distributivo il più possibile “aperto”, ma chiaramente articolato, che garantisca facilità di orientamento per i bambini e contribuisca allo sviluppo della loro sensibilità per gli spazi, diventando quindi “strumento di comunicazione e quindi di conoscenza per chi lo usa”